ALCUNE DELLE IMMAGINI
A CORREDO DELL’ARTICOLO SULLA
CHIESA DI SANTA MARGHERITA
Chiesa di Santa Margherita
LA STORIA
Dallo
Statuto
parrocchiale
del
1716
della
chiesa
di
San
Severino,
si
rileva
che
apparteneva,
insieme
alle
chiese
del
Carmine,
della
Pietà,
di
San
Lorenzo
e
delle
Grazie, al clero della chiesa di San Severino
Non si conosce la data della sua sconsacrazione.
Una
lapide,
posta
tra
le
due
statuette
dell’ex
chiesetta
di
Santa
Margherita,
sita
nella
Gran
Piazza
(ora
Piazza
della
Repubblica),
ricordava
ai
posteri
la
rinascita
di San Severo dalle rovine.
Questa era l'epigrafe, ora illeggibile:
S. SEVERI CIVITAS OLIM DRION CASTRUM
SUPERBUM A DIOMEDE GRAECO CONDITUM EST
SUB ANNO MDCXXVII MANS. IULII DIE XXX HO. XVI
UNA CUM ALIQUOT CIRCUMVICINIS OPPIDIS EX
INGENTISSIMA TERRAE CONCUSSIONE CUM INNUMERO
CIVIUM INTERRITU MISERRIME CORRUIT. CUIUS AD
LUGUBREM MEMORIAM PATRIAEQ. ORNATUS AEDES
QUASI TUMULUM AERE PUBLICO CIVITATIS REGIMEN
RESTAURAVIT ET EREXIT ANN. MDCXXX
REGNANTE CATHOLICO REGE
PHILIPPO IV AUSTRIO DOMINANTE PAULO SANGRIO III PRINCIPE
La
Città
di
San
Severo,
un
tempo
Castel
Drione
edificato
maestoso
dal
greco
Diomede,
alle
ore
16
del
30
luglio
nell’anno
1627,
insieme
ad
alcune
cittadine
circonvicine,
a
causa
di
un
violentissimo
terremoto
cadde
molto
dolorosamente
con
la
morte
di
innumerevoli
cittadini.
Di
essa
l’Amministrazione
della
Città,
nell’anno
1630,
sotto
il
regno
del
Cattolico
Re
Austriaco
Filippo
IV
e
il
governo
del
Principe
Paolo
III
(de)
Sangro,
con
il
pubblico
denaro
ricostruì
ed
eresse
le
case come un monumento a triste (futura) memoria e lustro della patria
(Trad. a cura di N. Michele Campanozzi)
Fine testo
«LA PIETRA E LA CITTÀ»
di Antonio Biccari
ALCUNE IMMAGINI
a illustrazione della Gran Piazza
IL CD-ROM
“SAN SEVERO 2000”
sanseveropuntoit, 14 luglio 2025