Lufficiochenoncè MOBBIN IN SALSA SANSEVERESE Un effetto, infine, lo ebbe quel comunicato fatto da Tonino D’Angelo. Nel mese di agosto fui, infatti, avvicinato da Luigi Amoroso, giornalista del periodico “Protagonisti” che si pubblicava a Foggia, il quale mi chiese se volessi rilasciargli una intervista da divulgare sulla testata di cui era redattore e fui chiaramente entusiasta di quella sua iniziativa. Nei giorni immediatamente successivi al mio ‘rilascio’ dal ricovero coatto, avevo incontrato un collaboratore locale della Gazzetta del Mezzogiorno, il cui nome al momento mi sfugge per la sua ignavia e la sua inconsistenza umana e professionale , che alla mia domanda se avrebbe dato notizia di quanto mi era accaduto, mi rispose: “Un articolo? Ma molti di più intendo farne. Altro che uno solo! E non solo sulle pagine locali! Questa è notizia da pagina nazionale!”. Quando, nei giorni a seguire, mi resi conto che mi evitava quasi con un segno di fastidio, temendo di essere rimproverato per l’impegno mancato, intesi che ne era stato dissuaso dalla mancanza di deontologia e dalla sua vigliaccheria a porsi in dissidio con i poteri forti di Palazzo Celestini. Forse troverò il suo nome o la sua sigla nel prosieguo di questa storia quando trovò modo di pubblicare un articolo insinuante, diretto a compiacere il Fernando Caposiena e la sua conventicola. Ora non merita che io interrompa il mio racconto per andare a trovare quale nome avesse quel vile. Non fu semplice la pubblicazione di quella intervista per le resistenze frapposte dal direttore di quella testata e fu solo l’insistenza di Luigi Amoroso a renderla possibile dopo essersi piegato alla imposizione che gli veniva fatta di dare spazio al contraddittorio con una intervista da farsi anche al Caposiena Fernando. L’intervista fu pubblicata su “Protagonisti” in data 14 settembre 2001 con questo titolo: Mobbing in salsa sanseverese Dipendente comunale troppo bravo. Merita un ricovero coatto. La straordinaria storia del responsabile dell'Urp, trasferito ad altro incarico, senza spiegazione... Diceva qualcuno, come ho riportato in altre precedenti pagine, che “a San Severo i manifesti non li legge nessuno”! Immaginarsi gli articoli pubblicati su un periodico foggiano! La mia speranza che si potesse creare un’onda di indignazione tanto da costringere la Giustizia a darsi una mossa e a fare il suo giusto percorso, fu disillusa e nel 2004 pubblicai questa intervista sul mio sito di allora, in pagine che, a seguito di tutte le riedizioni fatte successivamente di sansevero.it, non ho conservato, per cui utilizzo, adesso, il testo nella forma redatta per farne consegna per la pubblicazione. La ripubblico senza neppure darmi cura di controllare eventuali discrepanze con quanto pubblicato su Protagonisti, per lasciarla indelebile, compresi gli eventuali errori del proto, nella versione integrale di allora a mia memoria e a testimonianza futura premettendovi, per mio vezzo, lo stesso logo usato allora come intestazione della pagina.
sanseveropuntoit, 10 agosto 2023 La musica del sito
Capitolo TREDICESIMO L’UFFICIO CHE NON C’E’
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