DIGIUNI E DINTORNI
Capitolo Secondo
Digiuni e dintorni 1 Dove si atto della attenzione suscitata dal digiuno sindacal-sanseverese e si espone una disanima del fenomeno come interpretato dalla stampa a raffronto con lo sciopero della fame del 2002. Dopo aver completato e spedito la mia lettera al Sindaco del Comune di San Severo mi son preso la briga di cercar notizie di questo eroico amministratore capace di mettere a repentaglio la propria salute, e forse la propria vita, per rivendicare ordine e legalità per una città morente. E allora, stampa, televisione, internet e compagnia bella si lanciano ghiotti sulla notizia! Certo che fa notizia un amministratore locale se rivendica il diritto alla legalità! Infatti mica fanno notizia amministratori che lo calpestano questo diritto. E Miglio si trova proprio nella condizione «di fare e di non fare notizia nello stesso tempo» e nel doppio ruolo teatrale del personaggio di Molière. Fa notizia perché questo non è un amministratore normale. Lui è a favore della legalità e questa è una cosa straordinaria, incredibile, anzi, eccezionale, del tutto inusuale tra i politici. Un miracolo! e merita tanta attenzione perché, questo politico, oltre alla faccia, ci ha messo, questa volta, anche la trippa. Non sono andato oltre quattro o cinque giornali, bastanti, comunque, a fornire materia per questo capitolo. Nell’articolo di Repubblica.it, redazione di Bari, del 23 febbraio 2017 è riportata l’affermazione: «Non mangerò finché non sarà fermata questa escalation criminale» e dalla lettura dell’articolo, preceduto dalla sua foto sovrappeso, apprendo che, dopo lo sfogo su facebook è pervenuto a questa decisione irremovibile finché, il governo, virgolettato, non avrà assicurato livelli di vivibilità che ogni cittadino italiano deve avere e che e stato costretto pertanto a intraprendere iniziative forti ed eclatanti contro criminalità dilagante e legalità negata ”.
Certamente il mio livello di vivibilità quale cittadino e dipendente comunale - costretto a sostare nel corridoio del comune mentre, nella indifferenza totale degli amministratori, ero in sciopero della fame da giorni - potrebbe sembrare difficile che il sindaco Miglio possa avere il coraggio di considerarlo come annoverabile tra i livelli vivibili. Come pure potrebbe essergli difficile distinguere tra la criminalità dilagante di ora e il brigantesco agguato di cui sono stato fatto oggetto e vittima in esecuzione del complotto ordito dalla associazione a delinquere, composta da amministratori e funzionari del Comune.
CAPITOLO SECONDO Digiuni e dintorni
sanseveropuntoit, 14 marzo 2017
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