CHIESA DI SAN SEVERINO
LA STORIA
Questa chiesa, considerata per tradizione come la più antica di San Severo, è dedicata a San   Severino , l’abate benedettino di Roma che evangelizzò il Norico dopo aver fondato i due monasteri di Vienna e Passavia . I suoi resti mortali sono custoditi nella chiesa dei Santi Severino e Sofia a Napoli. La Chiesa di San Severino viene ricordata per la prima volta nell'anno 1200, mentre in un documento del giugno 1209 il papa Innocenzo   III riconosce la supremazia di questa chiesa rispetto alle altre tre parrocchie: Santa Maria, San Nicola e San Giovanni. Approfondimento I lavori di restauro, iniziati nel 1977 hanno portato alla luce strutture e reperti medievali, tra cui delle epigrafi . Questi ritrovamenti confermano alcune ipotesi sulle trasformazioni strutturali della chiesa attraverso i secoli. Un’iscrizione medievale si trova sull’arco di pietra di una porta venuta alla luce all’angolo del presbiterio con la navata sinistra, forse l'ingresso di una cappella. Altre epigrafi, frammentarie, sono state ritrovate nella muratura settecentesca; inoltre, ne è stata individuata una sul lato Sud del campanile e un’altra sul prospetto del transetto destro . La facciata principale mostra tracce della chiesa romanica, più bassa e con copertura a doppio spiovente. L’antica facciata in pietre squadrate si distingue agevolmente dalla sopraelevazione settecentesca, in mattoni, sormontata da volute . Sull’ rchitrave dell’ingresso principale, rivolto a ovest, è un’ epigrafe che ricorda la sua riconsacrazione effettuata nel 1224 dal vescovo Richerio   Risandro , forse dopo i lavori di restauro conseguenti al forte terremoto dell’anno precedente, che aveva anche distrutto la vicina città di Siponto. Alla stessa epoca dovrebbe risalire la facciata laterale, in stile romanico pugliese, corrispondente al transetto destro. In questa facciata laterale si trovano, reimpiegati, elementi architettonici anteriori alla ricostruzione della prima metà del XIII secolo. La chiesa doveva presentare originariamente una pianta basilicale , mentre la trasformazione a croce   latina deve essere avvenuta verso la fine del XIII secolo, nel rifacimento seguito alla demolizione del sacro edificio voluta, nel 1230, dall’imperatore Federico II come vendetta per una ribellione della città. L’odierna chiesa si è salvata parzialmente dal disastroso terremoto del 1627. Approfondimento Racconta il Lucchino che “Della chiesa di S. Severino cadde quasi tutto il tetto, che ne rimase solamente piccola parte sopra la cappella di S. Carlo, caddero tutte e due le mura verso il cimitero... rovinarono le cime del campanile” . Per questo terremoto rovinò anche un'iscrizione del 1536 che ricordava la venuta a San Severo dell'imperatore Carlo V . Dopo il terremoto del 1627, nel piano terreno del campanile ebbe sede l’oratorio della Congregazione di San Giuseppe, istituito dai Padri Cappuccini presso la chiesa delle Grazie, che vi rimase fino al 1713 quando venne trasferito nella vicina chiesa della Pietà. Successivamente venne chiuso l’ingresso verso la chiesa e il pianterreno del campanile messo in comunicazione con le due case attigue, costruite nel 1765 e date in fitto a privati. Dette case vennero espropriate dallo Stato nel 1867 e la stessa sorte subirono quelle costruite nel 1769 nell’area del cimitero parrocchiale, a sinistra dell’ingresso principale. Approfondimento L’arciprete di San Severino gestiva nel XVIII secolo l’imposta della bagliva ”, che veniva esatta in locali situati davanti all’ingresso del convento dei Celestini nei giorni della fiera di San Luca e Pietro. I frati, nel 1769, acquistarono i suddetti locali e li demolirono per formare l’attuale Piazza Municipio. Con la somma ricavata da questa vendita vennero costruite le case adiacenti alla chiesa di San Severino. Dallo Statuto parrocchiale del 1716 si rileva che appartenevano al clero di San Severino le chiese di Santa Margherita, del Carmine, della Pietà, di San Lorenzo e delle Grazie. In quell’epoca la chiesa era tutta affrescata, finché, nel 1780, venne imbiancata ad esclusione dei capitelli dorati dei pilastri . Nel 1880 vennero sistemate sul fianco del campanile due meridiane, opera di Salvatore Caruso, a cui si deve anche la meridiana presente in Via Alessandro Minuziano n. 41, mentre nel 1899 si demolirono due vani adiacenti la sacrestia per allineare l’attuale Via Angelo Fraccacreta. Nel 1902 il soffitto del presbiterio venne decorato da G. Cavallo . Dichiarato San   Severino nel 1908 Patrono aeque principalem della nostra città, da allora la statua del santo ha nella processione della festa del Soccorso il posto a sinistra della Madonna. Nel 1932 fu costruita la casa parrocchiale accanto al transetto destro, con una facciata che imita lo stile della chiesa medievale. Nel dopoguerra le strutture del tetto cominciarono a presentare cedimenti finché, nel 1961, la chiesa venne chiusa per restauri
IL CD-ROM
“SAN SEVERO 2000”
Le due meridiane poste sul campanile della chiesa La meridiana una volta visibile in via Minuziano 41
Collegamento
sanseveropuntoit, 14 luglio 2025