SCAMPOLI E FRATTAGLIE

INTERLUDIO Nel frattempo, sono accadute tante cose di cui non ho avuto modo di dare conto. Dopo la Sentenza di Appello del 16 aprile 2024 - che ha riconosciuto la fondatezza della mia ‘comunicazione di residenza’ nei termini da me richiesti e ha inflitto un giudizio di condanna nei confronti del sindaco del «Comune delle Bananas», e del contumace Ministero dell’Interno, obbligandoli ad ottemperarvi -, la nuova amministrazione comunale, guidata dalla alternativa sindachessa Lidya Colangelo, ha inteso ereditare - insieme al nuovo titolo di ‘Comune del cazzo’ acquisito sul campo dall’infido Tartufo - le illegalità del sepolcro imbiancato e leguleio a digiuno di legalità, decidendo di ricorrere per Cassazione contro questa sentenza di Appello con l’unico fine di condividerne le illegalità e confermare il proprio indiscutibile diritto a fregiarsi del cambio di denominazione del Comune di San Severo da « Comune delle Bananas » al più ragguardevole titolo di « COMUNE DEL CAZZO » (sic!) .

Ho scritto, inoltre, due inutili lettere. Una a Fanpage e una al vescovo di San Severo ma, troppo preso nel recupero dei testi e delle foto del CD-Rom ‘SAN SEVERO 2000’, che sta comportando un sottostimato impegno e lavorio, non ho avuto modo di farne, fin qui, pubblicazione. Riservandomi di farlo al più presto, per dare, al momento, spazio e ragioni alla premessa di questo sesto fuorisacco, mi volgo ora a parlare di sentenze e di ingiustizie.