DESCRIZIONE ARCHITETTONICA
IL CD-ROM
“SAN SEVERO 2000”
IL CAMPANILE A sinistra della facciata è il campanile, il più alto della città, la cui parte inferiore, direttamente confinante con la facciata meridionale della chiesa, risale all’epoca romanica ed è caratterizzata dalla presenza di due meridiane rettangolari in marmo poste al di sotto della finestrella strombata del pianterreno, ad un’altezza di circa 8 metri dal piano stradale. La meridiana di sinistra segna il “tempo medio” e reca incisi i nomi dei mesi, quella di destra segna il “tempo vero”. Al primo piano si apre una finestrella rotonda; al secondo piano, marcato da una cornice sporgente a dentelli, una finestra bifora   a due archetti sostenuti da una colonna liscia con capitello a motivi floreali fortemente stilizzati. Il terzo e il quarto piano, di epoca barocca , sono stati ricostruiti successivamente al terremoto del luglio 1627 e mostrano numerose analogie con il campanile barocco della Cattedrale di San Severo. Questi ultimi due piani presentano entrambi la pianta ottagonale, il terzo ha le finestre campanarie ad arco alternate con pilastri angolari sormontati da capitelli a volute e le rientranze dell’ottagono sul quadrato hanno la base delle grandi volut e di raccordo; l’ultimo piano, invece, dalle dimensioni minori, è fortemente rientrato, con lesene inornate angolari alternate a finestrine tonde incorniciate. La guglia terminale, anch’essa a pianta ottagonale e a sezione triangolare, è rivestita di piastrelle policrome invetriate. INTERNO Nella fase di ricostruzione della copertura della chiesa è stata staccata dal soffitto della navata la grande tela del Miracolo di San Severino di Alfonso D’Anzeo (1858). Alla base della cupola posta all’incrocio della navata con i transetti sono dipinti i quattro Evangelisti, sotto le cui raffigurazioni sono apparsi dipinti più antichi. Ai lati del presbiterio sono due affreschi che rappresentano San Francesco Saverio che predica nelle Indie e la presentazione di Gesù al tempio; in alto sono raffigurati sei Apostoli. Nella sacrestia sono conservate, tra l’altro, una icona con Madonna nera e la vecchia statua lignea di San Severino, a mezzo busto, nel cui interno era conservata una reliquia del Santo, depredata dai soldati francesi nel 1799.
(foto Biccari) (foto Biccari) (foto Biccari) Il busto di San Severino, poi spostato al museo della Cattedrale (foto Pasquandrea) Interni chiesa (fuori testo) Interni chiesa (fuori testo) Interni chiesa (fuori testo) (foto Tota)
CHIESA DI SAN SEVERINO
sanseveropuntoit, 14 luglio 2025