DESCRIZIONE ARCHITETTONICA
IL CD-ROM
“SAN SEVERO 2000”
CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA
IL CAMPANILE A destra della facciata si erge il campanile nuovo, datato al 1736, sul lato opposto a quello del vecchio crollato in occasione del terremoto del luglio 1627. Alto 42 metri dal piano stradale, a quattro ordini, è costituito da un corpo inferiore a base quadrata a due ordini, dalla superficie a mattoni a vista, sormontato da due ordini superiori a base ottagonale, con finestre centrali ad arco inscritte in cornici multiple mistilinee, tipiche della decorazione barocca . I quattro lati dell’ottagono corrispondenti agli angoli della base quadrangolare vengono sottolineati dai pilastri a rilievo della facciata, alla base dei quali è un ricciolo caratteristico della decorazione barocca , che ritorna ad ogni angolo dell’ottagono dell’ultimo ordine. La copertura del campanile, dalla cupola al bulbo, sottolineata da una cornice aggettante multipla che scandisce anche la suddivisione degli ordini inferiori, termina nel culmine della croce. Confronto Tale campanile trova confronto con altri campanili di San Severo dello stesso periodo, il più stretto dei quali è con il campanile della chiesa di san Severino, per la stessa soluzione volumetrica (quadrato inferiore, ottagono superiore) e per la simile partitura decorativa ( lesene angolari, riccioli angolari e cornici mistilinee ). Meno stringente è il confronto con il campanile del Santuario della Beata Vergine del Soccorso, già di Sant’Agostino, per la base ottagonale e i riccioli angolari, ma dove la decorazione e il tessuto architettonico risultano essere maggiormente arricchiti e articolati. INTERNO Tra le opere d’arte ricordiamo la statua lignea di San Rocco, appartenuta fino al 1652 ai Terziari di Croce Santa, e quella della Vergine del Rosario, che era della Congregazione del SS. Rosario e fino al 1653 si trovava nell’omonima chiesa. La grande tela dell’Assunta di A. Elia (1740), tolta dal soffitto della navata durante i lavori di sistemazione del tetto, verso il 1960, è stata ridotta alla parte centrale, meglio conservata, e restaurata. Vi si trovano anche buone sculture e tele di scuola napoletana, un Crocifisso del Settecento, una bella statua dell’Assunta, posta sull’altare maggiore, opera del 1856 di Giuseppe d’Onofrio di Castenuovo e un importante archivio con pergamene del XII, XIII, e XIV secolo. Nel suo “soccorpo” sono seppelliti alcuni vescovi della città. Nella sacrestia è murata un’iscrizione del 1601 che ricorda il vescovo Germanico Malaspina , nunzio apostolico in Polonia.
(foto Biccari) (foto Biccari) (foto Biccari) (foto Biccari)
sanseveropuntoit, 14 luglio 2025