GIOVANNA I D’ANGIÒ (1326-1382)
Nipote
di
Roberto
I
d’Angiò,
nel
1333
fu
fatta
sposare
ad
Andrea
di
Ungheria,
destinato
ad
ereditare
il
regno
di
Napoli.
Alla
morte
del
nonno,
avvenuta
nel
1343,
il
marito,
malvisto
dai
grandi
del
regno,
fu,
nel 1345, ucciso in un agguato di cui fu sospettata la stessa Regina.
Avendo
sposato,
nel
1347,
il
cugino
Ludovico
di
Taranto,
si
attirò
la
vendetta
del
fratello
del
defunto
marito,
il
re
Luigi
I
di
Ungheria
che,
sceso
in
Italia,
la
costrinse
alla
fuga
in
Francia,
ove
vendette
al
papa
la
città
e
il
territorio
di
Avignone.
Il
re
Luigi
I
d’Ungheria,
costretto
al
ritorno
in
patria
per
un
peste
scoppiata
nel
regno
di
Napoli,
al
ritorno
della
regina
sul
trono,
avvenuto
nello
stesso
anno
1348,
scese
nuovamente
in
Italia
nel
1352
senza,
tuttavia,
alcun
risultato
per
cui
Giovanna,
insieme
al
marito
Ludovico
di
Taranto,
venne
incoronata
sovrana di Gerusalemme e di Sicilia.
Morto
nel
1362
Ludovico
di
Taranto,
passò,
nello
stesso
anno,
a
nuove
nozze
con
l’infante
di
Maiorca
e,
restata
ancora
vedova
nel
1373,
fu
sposa
nel
1376
di
Ottone
di
Brunswick.
Dopo
lo
scisma
di
Occidente
prese
parte
per
l’antipapa
Clemente
VII
per
cui
meritò
la
scomunica
del
papa
Urbano
VI
che
le
chiamò
contro
Carlo
III
d’Angiò-Durazzo
che,
incoronato
a
Roma,
fece
il
suo
ingresso
in
Napoli
nel
1381
costringendo
Giovanna
a
darsi
prigioniera
e
facendola
strangolare
in
carcere l’anno successivo.