CORRISPONDENZE
Capitolo QUATTORDICESIMO
L’UFFICIO CHE NON C’E’
Si
muoveva
nel
frattempo
la
Direzione
Provinciale
del
Lavoro
con
la
richiesta
al
Comune
di
individuare
un
proprio
rappresentante
con
poteri
di
conciliazione
dinanzi
al
Collegio
da
istituirsi
per
giudicare sulla controversia.
Da
parte
mia
non
diedi
alcun
peso
alla
lettera
della
Belmonte
con
la
quale,
in
data
19
novembre
mi
si
invitava
‘‘per
consuetudine
e
prassi
consolidata’’
a
produrre
la
certificazione
medica
del
Day
Hospital in originale e non in fotocopia.
Mi
meravigliò
invece
la
lettera
con
cui
il
Comune
riscontrava
la
richiesta
del
Direzione
Provinciale
del
Lavoro
con
la
nomina
del
proprio
rappresentante
con
potere
di
conciliazione
a
causa
della
annotazione
alquanto
ambigua
con
la
quale
la
Belmonte,
in
calce
alla
firma
del
Sindaco,
faceva
riferimento
a
‘‘possibili
incomprensioni
del
dipendente
nei
confronti
dell’Amministrazione’’.
Rimaneva
da
decidere
se
impugnare
la
richiesta
di
archiviazione
della
prima
denuncia
da
me
presentata
il
20
giugno
2001
in
ordine
al
prelevamento
dei
computers
dall’Ufficio
Relazioni
con
il
pubblico
per
cui
mi
ridussi
ad
accettare
il
Consiglio
di
Carlo
Iannarelli per la presentazione del ricorso per Cassazione.