IL CD-ROM
“SAN SEVERO 2000”
BASCIANI Km. 3 a Sud di San Severo. Il toponimo deriva da Michele Barisciani trasformato in dialetto «Bascièn », quindi: Basciano. Le terre appartenevano al Capitolo della Cattedrale. (A. D'Angelo, Inchiesta, pag. 31). BOSCHETTO Km. 3,500 a NNW. Il toponimo prende nome dalla formazione vegetale della zona (querceto, ora inesistente). Forse in tutto o in parte la zona doveva appartenere alla locazione di Casalnuovo. CAPPELLI Km. 14 a SE. Deriva dal nome della famiglia Cappelli di San Demetrio. I Cappelli tenevano a censo quelle terre (P. Di Cicco, Il Tavoliere ). Le terre appartenevano alla locazione di Casalnuovo. CAROBBA Km. 14 a Sud. Il toponimo deriva da Cesare Carobba o Carabba, censuario di quelle terre, il cui dominio diretto apparteneva al Capitolo della Cattedrale (vedasi: Platea piccola, fol. 748). CASALORDA Km. 6,500 a Sud. Prende nome dall’omonimo casale medioevale. La zona apparteneva alla locazione di Casalnuovo e nel 1450 a «Leone de Santa Agapito per lo passo suo de Santo Marcho de Catula et per la pezza de Casalorda...» (M. Palumbo, Tavoliere e sua viabilità). CASONE Km. 11 a ESE. Il toponimo deriva dalla presenza in detta contrada di un vasto caseggiato. Le terre, che erano nella locazione di Castelnuovo, costituivano la «difesa» del principe di San Nicandro. CELENTANO Km. 11 a Sud. Le terre erano tenute a censo dalla famiglia dei marchesi Celentano di Foggia e appartenevano alla locazione di Castelnuovo o di Guardiola. CIPRIANI Km. 6,500 a NO. Deriva dal censuario di quelle terre, Francesco Cipriani (vedasi: Archivio di Stato di Foggia, Inventario dei censuari del Tavoliere di Puglia, 1806). Le terre appartenevano alla locazione di Sant’Antonino da Capo. COLAVECCHIO Km. 8,500 SSO. Parte delle terre di detta contrada costituiva al Tempo del Tavoliere di Puglia la «difesa» di Teodora e Nicola, Colavecchio di Frosolone (CB). Vedasi: Per la Sig.ra Teodora Colavecchio, di Frosolone Contro la Direzione del Tavoliere di Puglia, Campobasso, Tip. Nuzzi, 1838. COLLEGIO Km. 2,500 a Sud. Un tempo le terre appartenevano al Real Collegio di Lucera (vedasi la Tavola Generale delle Prebende della Cattedrale di San Severo, redatta da Basilío Palmieri nel 1848 che s trova presso la Curia Vescovile). COPPA D’OVIDIO Km. -0,500 ad Est. Il termine «Coppa» deriva da una lieve altura del terreno. D’Ovidio o Ovidio era il Cognome di un antico possessore di quelle terre. Il toponimo è riportato nell’inventario dei beni di Sant’Antonio Abate e Santa Sofia del notaio De Vita. Le terre appartenevano all’Ospedale di Sant’Antonio Abate. COPPA PALLANTE Km. 3,500 a SO. Di questo toponimo conoscono due forme: Coppa Pallantre (vedasi: Matteo Fraccacreta, Teatro, Tomo V, pag. 237) e Coppa Pallante. La prima sembra riferirsi alla natura pietrosa del terreno; la seconda, che è la ufficiale, deve riferirsi al vescovo di San Severo Mons. Angelo Antonio Pallante, che doveva avere in prebenda dette terre. Le terre appartenevano al Capitolo della Cattedrale. COPPA POCCI Km. 4 a Sud. Di questo toponimo vi sono due forme: Coppa Porci e Coppa Pocci. La seconda è la forma ufficiale e deriva da un vecchio censuario di quelle terre, Francesco Poccia (vedasi: Rubino, La chiesa). Le terre appartenevano all’Ospedale di Sant’Antonio Abate. FINIMONDO Km. 6,500 a NO. Il toponimo deve derivare da Pietro Finamondo, un notaio vissuto nella seconda metà del Cinquecento (vedasi: Matteo Fraccacreta, Teatro, raps. X, par. 75/76). Dall’Atlante di della Croce, che trovasi presso l’Archiviodi Stato di Foggia, risulta scritto «Masseria Finamunno». Le terre appartenevano alla locazione di Casalnuovo. FRANCESCHIELLO Km. 6,500 a NO. Le terre appartenevano al barone Antonio Franceschielli, nella locazione di Arignano. Per Franceschiello, vedasi: A. D’Angelo, Inchiesta, pag. 9. T. La Cecilia lo cita nel suo manoscritto sul brigantaggio di San Severo. GIANCAGLIONE Km. 2 a NO. Deriva da Michele Giancaglione, censuario delle terre, che appartenevano al Capitolo della Cattedrale (vedasi: Platea piccola del Rev. Capitolo di San Severo). GIAQUINTO Km. 3,500 a SE. Prende nome da Giambattista Giaquinto, censuario di quelle terre (vedasi Inventario dei censuari del Tavoliere di Puglia, 1806, presso l’Archivio di Stato di Foggia. Apparteneva alla locazione di Casalnuovo. LA MOLA Km. 2 a Sud. Dalla Platea piccola , a fol. 63, risulta che l’Abate Tommaso La Mola aveva a titolo di prebenda dette terre, che erano di proprietà del Capitolo della Cattedrale.
configurazione urbana nel xix E xx SECOLO
Indice: L’OTTOCENTO I Quartieri, o rioni Le Contrade
CREDITS: “Della toponomastica dell’agro di San Severo” di Umberto Pilla Da Notiziario del Centro di Studi Sanseveresi. San Severo, 1979
segue…
Le Contrade I toponimi dell’agro di San Severo derivano in maggior parte da nomi di persona o di famiglia, altri da nomi di carattere religioso e di antichi casali ed altri, infine, dalla natura del terreno o da formazioni vegetali. Dopo la legge eversiva del 1806, e quella del 1865, che disponeva l’affrancazione delle terre del Tavoliere di Puglia molti antichi toponimi, vennero man mano sostituiti da altri, derivanti, quasi tutti da nomi dei nuovi possidenti, come Mollica, Di Fazio, Florio, Sorrentini ecc. Lo stesso va detto per le terre che appartenevano agli enti ecclesiastici, soppressi in parte nel 1806 e in parte nel 1867. Di ogni contrada sono indicati gli enti cui le terre delle varie contrade appartenevano durante il regime del Tavoliere di Puglia, prima traccia di un lavoro più completo che vada a definire, fatte salve le debite approssimazioni, quali erano dell’attuale territorio sanseverese le terre che appartenevano al Tavoliere, al principe di Sangro, agli enti ecclesiastici e ai privati.
LA LOCAZIONE D'ARIGNANO
Le Contrade (A-L)
sanseveropuntoit, 5 novembre 2025