IL CD-ROM
“SAN SEVERO 2000”
sanseveropuntoit, 5 novembre 2025
I quartieri gentilizi Un altro polo di riferimento è rappresentato dall’area attorno al monastero delle Benedettine che ospitava la figlie dei nobili locali destinate ai voti per ragioni patrimoniali. Approfondimento Collocato presso un importante sbocco della città (antica porta di Apricena), il Monastero era circondato da numerosa dimore signorili. Di fronte all’annessa chiesa di San Lorenzo il palazzo dei mercanti Croce, la casa propria palazziata della Famiglia Zannotti, massari , e, presso la porta e a sinistra del Palazzo Croce, la casa propria palazziata dello storico locale Matteo     Fraccaerata , costruita alla fine del ‘700. Di fronte al lato Est del Monastero delle Benedettine era la casa propria palazziata dei Summantico (fig.20) e di fronte al palazzo del Pozzo (fig.29), mercanti, il palazzo di Lembo (fig.23), famiglia di possidenti terrieri. Tutte case gentilizie, insomma, che dovevano mostrare nella loro architettura e nella scelta del sito il prestigio raggiunto. Un altro quartiere gentilizio sorgeva presso la porta detta di “Foggia” che nel Settecento divenne addirittura proprietà dei del Sordo. Approfondimento La potenza di questa famiglia in questo ambito cittadino si deduce dallo “stato di popolazione” della Chiesa di San Nicola dove nella metà dell’Ottocento l’intero agglomerato di case e palazzi intorno a porta Foggia è denominato “Quartiere del Sordo”. Ai due fianchi di un palazzo del Sordo erano e sono addossati i palazzi Moffa da un lato e Mascia dall’altro. Subito dopo intorno alla Chiesa di San Nicola, molto vicina d'altronde alla Chiesa di San Severino, gravava un altro complesso di palazzi come quello de Petris e quello Marano, anche essi possidenti di terre e uomini di cultura. Presso la porta Castello e quindi intorno alla Chiesa di San Giovanni, dalla testimonianza di studiosi locali, si può appurare la presenza di un gruppo ben nutrito di case palazziali che circondavano la Chiesa parrocchiale, purtroppo oggi completamente ristrutturate, anche se può notarsi ancora qualche particolare originale come portali, ampi ingressi con androni e atri con loggette. L’unico palazzo che è rimasto intatto nella morfologia e decorazione è quello dei Recca, sorto nella seconda metà del Settecento sui ruderi dell'antico Castello Drione, che non aveva più funzione pratica essendo caduto in rovina già da tempo.
configurazione urbana DI SAN SEVERO nel Settecento
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