IL CD-ROM
“SAN SEVERO 2000”
sanseveropuntoit, 28 ottobre 2025
Il XIII secolo
Lo
storico
Matteo
Fraccacreta
,
nel
descrivere
il
periplo
di
queste
fortificazioni,
riferisce
che
la
porta
di
San
Nicola,
munita
di
saracinesca
e
demolita
nel
1825,
distava
da
quella
di
Foggia
passi
176
e
passi
500
dal
convento
di
San
Bernardino.
Seguiva,
a
distanza
di
passi
120,
la
porta
del
Mercato, o dei Morti, che venne demolita nel 1839.
A
passi
90
circa
era
la
porta
di
Apricena
presso
la
quale
si
trovava
il
vallo,
tanto
che
quando
si
costruì
il
Teatro
e,
poi,
di
fronte
il
Palazzo
Fantetti,
si
dovette
scavare per oltre 10 metri per giungere al fondo naturale.
A
passi
150
a
NO
seguiva
la
porta
Castello
e,
dopo
passi
170
circa,
a
SO
la
porta di Lucera.
Dopo
circa
passi
114
c’era
la
porta
di
Sant’Antonio
Abate
.
Seguiva
dopo
150
passi
circa
la
porta
Foggia.
“Or
tutto
questo
perimetro
-
dice
il
Fraccacreta
–
è
di
passi
970”,
per
cui,
corrispondendo
un
passo
napoletano
a
metri
1,845,
si
ha
che le mura avevano una lunghezza di km. 1,800 circa.
Approfondimento
In
definitiva
possiamo
dire
che
da
porta
Foggia,
sita
all’inizio
del
Palazzo
Ricciardelli,
le
mura
seguivano
il
lato
interno
di
Vico
Porta
Foggia,
Piazza
Incoronazione
e
Vico
Principato,
giungendo
alla
Porta
San
Nicola,
situata
all’altezza
di Via Morelli e Silvati.
Lungo
la
suddetta
strada
le
mura
continuavano
per
la
piazzetta
dell’«Albero
del
pepe»,
così
detta
perché
vi
si
trovava
un
albero,
tanto
frondoso
da
dare
ombra
sul
marciapiede
di
Via
Tiberio
Solis,
detto
‘del
pepe’.
Passando
alle
spalle
della
chiesa
del
Carmine,
arrivavano alla porta del Mercato o dei Morti.
Poi,
parallelamente
a
Vico
Orsi
e
lungo
il
lato
settentrionale
del
vicoletto
del
Teatro
dove,
durante
gli
scavi
per
le
fondazioni
si
trovarono
i
ruderi
delle
mura
con
tracce
di
due
diversi
periodi
di
costruzione,
le
mura
giungevano
alla
vicina
porta
di
Apricena.
Indi
formavano
una
curva,
che
in
parte
si
può
ancora
vedere
dietro
la
Camera
del
Lavoro,
mentre
il
tratto,
ora
rettilineo,
di
Corso
Gramsci
venne
modificato con la costruzione del monastero di San Francesco.
Dalla
Porta
del
Castello,
sita
nel
largo
omonimo,
odierna
Piazza
Nicola
Tondi,
le
mura
continuavano
per
Vico
Barone
e
Via
Montechiaro
fino
alla
porta
di
Lucera,
in
Via
Daunia,
e
un
tratto
delle
mura
pare
sia
rimasto
incorporato
nel
recinto
del
giardino
del
Palazzo
Stampanone,
già
della
famiglia
del
Giudice
Faiella.
Da
Via
Daunia
le
mura
continuavano
per
vico
Gloria
fino
alla
porta
di
Sant’Antonio
Abate,
dove,
di
fronte
alla
chiesa
si
conserva
una
scala
esterna,
uno
dei
caratteristici
“mugnali”,
costruiti
a
ridosso
delle
mura,
e
infine,
affiancando
la
rientranza
di
Via
Alessandro
Minuziano, terminavano a porta Foggia.
L'ESPANSIONE STORICA DELLA CITTA
(DAL XII AL XVIII SECOLO)
… segue
La musica del sito
Basse danse La brosse - Tripla -Tourdion
Ulsamer Collegium.Terpsichore: Renaissance
and Early Baroque Dance Music
℗ 1972 Deutsche Grammophon GmbH, Berlin